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L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2013 

Utile di 5,3 milioni, in incremento rispetto al 2012, con un margine operativo lordo di 120 milioni (+21%)

Milano, 22 aprile 2014 - L’Assemblea degli Azionisti di ATM S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato per l’esercizio 2013 del Gruppo ATM. Il Comune di Milano, Azionista unico della Società, era rappresentato dal Direttore Generale Giuseppe Tomarchio.

E’ stata approvata, inoltre, la proposta di riportare a nuovo l’utile di esercizio.

L’esercizio 2013 si chiude con un utile consolidato di 5,3 milioni di euro in incremento rispetto ai 4,4 milioni di euro conseguiti nell’anno precedente. E’ significativo sottolineare che, a differenza di quanto accaduto in passato, in cui fattori talvolta esterni e non ripetibili avevano influenzato il risultato finale, quest’anno l’utile è frutto di uno sforzo gestionale operato dalla società sui fattori tipici che ha portato ad un grande recupero di efficienza operativa. A dimostrazione di ciò, il Margine operativo Lordo (Mol) si incrementa, rispetto al 2012, di 20,9 milioni di euro (+21%) superando i 120 milioni di euro.

Questi risultati sono stati conseguiti anche grazie alla crescita del valore della produzione per 17,4 milioni di euro (+1,9% rispetto al 2012) e ad una riduzione dei costi di produzione per 3,6 milioni di euro (-0,4% rispetto al 2012).
 
Questo importante risultato è stato conseguito in realtà in presenza di una riduzione in valore assoluto (ancor più rilevante quindi in termini reali) del costo che il committente e azionista, Comune di Milano, ha potuto sostenere nel 2013 rispetto al costo sostenuto nel 2012 per il nostro contratto di servizio. Infatti le risorse destinate dal Comune per ATM Servizi sono scese in valore assoluto (quindi anche più in termini reali) di oltre 8 milioni di euro: da 739,22 milioni di Euro nel 2012 a 730,96 milioni nel 2013. Si è trattato di una scelta dolorosa che l’amministrazione comunale ha dovuto assumere per trovare delle compensazioni ai tagli rilevanti che il Governo centrale ha operato nei trasferimenti a favore degli enti locali e del crescente onere che il Comune di Milano deve sostenere per le aumentate necessità legate alla copertura degli ingenti programmi di project financing con soggetti diversi da ATM per la realizzazione di importanti opere infrastrutturali come per esempio M5.

Questo risultato dimostra la capacità del Gruppo ATM di stabilizzare nel tempo l’equilibrio economico, fornendo una pluralità di servizi con ottimi standard qualitativi, e di generare risorse finanziarie interne necessarie per investimenti in infrastrutture, impianti e mezzi rotabili.

Tutto questo in un contesto economico di grande incertezza, ove le aspettative di crescita del PIL sono differite al 2014 e ove le risorse finanziarie degli enti locali, come già ricordato, sono sempre più ristrette.

Tutte le imprese partecipate, che negli anni passati avevano registrato perdite, sono state portate in equilibrio e presentano bilanci in utile o in sostanziale pareggio.

Ai fini di rappresentare correttamente l’andamento economico, vengono illustrati di seguito i risultati consolidati del Gruppo.

Nel 2013 il gruppo ATM è riuscito a mantenere, nonostante un’evoluzione molto problematica del contesto in cui opera il Gruppo, un risultato positivo, in linea con gli esercizi precedenti.

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Il conto economico consolidato si chiude con un utile netto di 5,3 milioni di euro.

Il margine operativo lordo (Mol) si incrementa, rispetto al 2012, di 20,9 milioni di euro (+21%) superando i 120 milioni di Euro, mentre la sua incidenza sul valore della produzione è passato dal 10,8% al 12,8%. Un importante recupero di efficienza con cui l’azienda si appresta ad affrontare le sfide assai impegnative del 2014.

Gli ammortamenti e svalutazioni risultano superiori all’anno precedente per 0,7 milioni di euro (+0,8%) per effetto della svalutazione di alcuni beni iscritti nell’attivo immobilizzato per 8,2 milioni di euro, mentre l’anno precedente la svalutazione fu per 6,4 milioni di euro, compensati dal risconto di maggiori contributi su investimenti per 1,2 milioni di euro.

Il risultato operativo si attesta a 19,8 milioni di euro contro i -0,41 milioni di euro dell’anno precedente.

L’utile 2013 è stato conseguito grazie anche ad un decremento in valori assoluti dei costi di produzione e ad un maggior equilibrio, finalmente conseguito, nei conti delle partecipate minori del gruppo ATM.

I costi di produzione sono infatti scesi a 823,3 milioni di euro, con un calo dello 0,4% rispetto al 2012 (826,9 milioni di euro). La riduzione è essenzialmente determinata dal Costo del Lavoro per 5,6 milioni di euro e dalle economie conseguite sui servizi affidati a terzi.

Tale diminuzione dei costi di servizi è direttamente correlata al considerevole incremento delle procedure di affidamento contratti tramite gara ad evidenza pubblica, che sono infatti passate dalle 35 espletate nel 2012 alle 62 pubblicate nel 2013.

Analogamente sono aumentate le procedure di affidamento contratti tramite gara sotto la soglia comunitaria, passate a 276 nel 2013 a fronte delle 199 del 2012.

Questo rilevante incremento delle procedure ad evidenza pubblica, volto alla costante ricerca della massima apertura del mercato nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione, ha contestualmente portato ad una ulteriore significativa diminuzione degli acquisti in originalità e degli affidamenti a fornitore esclusivo, scesi di oltre il 15,5% circa rispetto ai precedenti esercizi. Questo contesto di crescente attività svolta in trasparenza attraverso un maggior ricorso a gare pubbliche ha generato un meno che proporzionale aumento di ricorsi alla giustizia amministrativa.

Il costo del personale pari a 478,3 milioni di euro diminuisce per effetto sia della riduzione dell’organico medio di 62 unità, sia per il minor costo legato agli accantonamenti per previdenza integrativa.

I costi d’acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci si incrementano per l’acquisto di ricambi e materiale destinato alle attività manutentive in coerenza con i piani e i programmi di intervento.

E’ da segnalare, invece, una contrazione dei costi legati al gasolio da trazione. Il costo sostenuto da ATM nel 2013 ha raggiunto un importo di 37 milioni di euro, corrispondente ad un consumo di circa 29,9 milioni di litri.

Nel grafico che segue è rappresentato l’andamento del costo del gasolio negli ultimi quattro anni. 

Immagine Bilancio
Confrontando i dati del 2013 con quelli del 2010 si evidenzia un incremento del costo medio al litro del gasolio di oltre il 40%.

Le spese per servizi ammontano a 219,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al 2012 per 7,5 milioni di euro (-3,3%).

Gli interventi sui costi hanno riguardato tutte le voci. Dalle più facilmente aggredibili, come il compenso degli amministratori, sceso dal 2010 ad oggi del 53%, alle spese di promozione e marketing, calate di oltre un milione e mezzo (-84%) nello stesso periodo, ai costi per partecipazione ad associazioni diverse (-71%), ad altre più delicate come la imponente riduzione del numero dei dirigenti con assai significative conseguenti riduzioni del monte retribuzioni destinate a tale categoria. Fino alle più difficili, come la definizione di una organizzazione del lavoro caratterizzata da maggior efficienza e da una fortissima riduzione degli straordinari, di ben 3 milioni di euro (-11%).

Una riflessione più approfondita merita il costo dell’energia elettrica. Nel 2013 il costo dell’energia elettrica consumata da ATM ha raggiunto un importo pari a circa 54,9 milioni di euro. 


Nella tabella e nei grafici sono rappresentati l’andamento dei consumi, dei corrispondenti costi e dei chilometri reali percorsi dai mezzi alimentati ad energia elettrica (Metro, Tram, Filobus) riferiti agli ultimi quattro anni.


Raffrontando i dati del 2013 con quelli del 2012 si evidenzia che a fronte di un aumento dei consumi dello 0,3% e ad un corrispondente incremento dei chilometri reali percorsi pari al 2% si è registrato un aumento dei costi del 7%.

Gli altri costi operativi si incrementano rispetto all’esercizio precedente di 2,1 milioni di euro a fronte degli accantonamenti per rischi futuri e potenziali legati alla gestione operativa.

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La situazione patrimoniale conferma lo stato di solidità patrimoniale della società, che presenta al 31 dicembre 2013 un Patrimonio Netto di Gruppo, pari a 904 milioni di euro (921 milioni di euro nel 2012), che si riduce per esclusivo effetto della distribuzione ai soci di riserve per 22,9 milioni di euro.

Complessivamente nell’ultimo quinquennio ATM ha distribuito al Comune di Milano 158,4 milioni di euro di dividendi e riserve.

Ciò nonostante, le disponibilità Liquide al 31 dicembre 2013 sono aumentate a 304 milioni di euro contro i 269 milioni di euro del 2012, anche grazie a un’attenta gestione e monitoraggio dei crediti e dell’indebitamento commerciale e finanziario

Nel 2013 il Gruppo ATM ha investito 112 milioni di euro nel rinnovo della flotta metropolitana e in significativi interventi di innovazione tecnologica, prima fra tutti la nuova sala operativa unificata della metropolitana. Il volume degli investimenti si incrementa rispetto al 2012 di circa 16 milioni.

Il capitale fisso netto, pari a 1.613 milioni di euro, è infatti diminuito di 46,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2012, a fronte di ammortamenti lordi e svalutazioni operate per 158,9 milioni di euro, e parzialmente compensati dagli investimenti per 112,1 milioni di euro effettuati nel corso dell’esercizio.

Il capitale circolante negativo per 41,1 milioni di euro, e sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2012 (-42,5 milioni di euro), ha ridotto i fabbisogni finanziari della società attraverso la diminuzione della consistenza del capitale investito; tale risultato è stato conseguito grazie a un attento controllo sia dei crediti sia delle componenti di passivo corrente.

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Gestione operativa 2013

Le misure di efficientamento e di riorganizzazione risultano ancor più significative perché realizzate in un contesto di servizio crescente e di attese da parte della clientela aumentate dopo l’aumento del biglietto nel 2011 e degli abbonamenti nel 2013 dopo oltre un decennio di mancato adeguamento anche solo al tasso di inflazione come invece è avvenuto per molti servizi pubblici anche essenziali.

Misure che come noto hanno consentito al committente Comune di Milano, a cui spetta la titolarità di tali incassi, di incrementare in misura significativa gli introiti. La crescita degli introiti saliti per il nostro committente da 309 milioni nel 2010 a 376 nel 2013, con una variazione del 21%, per giungere nel 2014 a 387 milioni, colloca la città di Milano come esempio più virtuoso, tra le grandi città.

Indagine sul cliente. E’ di grande soddisfazione registrare che nell’indagine customer satisfaction, che ATM affida ogni anno a Società esterne che eseguono in autonomia le interviste ai clienti, ben il 91% degli intervistati ha affermato nel 2013 di essere abbastanza o molto soddisfatto del servizio offerto da ATM.

Il voto medio dato dai milanesi ad ATM è di 7,1 su 10: mai vi è stata una così alta soddisfazione del cliente, dimostrando il trend di costante miglioramento già registrato negli anni precedenti. 



Nuovo sistema di segnalamento, regolarità e guasti. La conferma dell'ottimo funzionamento del nuovo sistema di segnalamento della linea M1, la nuova sala operativa della rete metropolitana, centro unificato di alta tecnologia integrato per le linee della metro inaugurato in novembre, insieme all'impegno dei tecnici della manutenzione e degli operatori di gestione, hanno portato al consolidamento dei risultati, che riguardano nel complesso i movimenti di 1.650 corse al giorno sulle linee metropolitane e al miglioramento della regolarità e delle frequenze dei treni sulle tre linee della metropolitana.

L’indicatore della regolarità in frequenza in metropolitana ha raggiunto un valore molto alto e stabile intorno al 98%



In superficie si confermano valori migliorativi rispetto agli anni precedenti, superiori all’81%; sono qui rappresentate le performance di tutte le linee.



Il numero di guasti che ha generato un rientro anticipato del treno dalla linea è nettamente inferiore se paragonato agli anni precedenti, con una diminuzione del 30%.




Il grafico mostra i guasti complessivi sull’intera rete metropolitana, con ritardi superiori ai 5 minuti per milione di chilometri.

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Progetti di rilievo del primo trimestre 2014

Negli ultimi mesi del 2013 e nel primo trimestre 2014 sono stati avviati importati progetti sia dal punto di vista del servizio sia in termini di gestione aziendale. In particolare, vanno ricordati: 

  • Le nuove stazioni della linea metropolitana M5: il 1 marzo 2014 sono state inaugurate le stazioni Isola e Garibaldi, allungando la linea a 9 stazioni, per un totale di 6,1 chilometri (Bignami, Ponale, Bicocca, Ca' Granda Istria, Marche, Zara, Isola e appunto Garibaldi). Al nuovo capolinea c’è ora la connessione con la Linea verde M2 e con lo snodo del passante ferroviario. Per far fronte al grande flusso di passeggeri che transiteranno lungo la nuova tratta, la frequenza della M5 è migliorata da 6 a 3 minuti nelle ore di punta e a 4 minuti nella fascia "di morbida" giornaliera, mentre l'apertura è fino alle 24 e non più fino alle 22.
  • Ridefinizione della rete di superficie per adeguarla agli sviluppi della metropolitana, con un graduale riposizionamento strategico dei modi di trasporto e importanti interventi sulla viabilità a favore del mezzo pubblico.
  • Rinnovo della flotta per Metro e Bus. Nell’estate 2014 arrivano i nuovi treni della metro da immettere nella Linea 1, acquistati per 220 milioni con un investimento interamente di ATM, grazie ad un prestito ottenuto con la Banca Europea degli Investimenti (BEI). Nel corso del 2014, beneficiando anche dei contributi del Ministero dell’Ambiente, inizieranno le consegne dei Bus Urbani che andranno a sostituire progressivamente gli analoghi Bus Euro 2 ancora presenti nella flotta ATM, benché già dotati di filtro antiparticolato.
  • Sviluppo di nuovi sistemi di mobilità complementari al trasporto pubblico tradizionale, secondo le indicazioni fornite dall’Assessorato alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia, quali i parcheggi, la sosta, il car sharing e il bike sharing in una visione sistemica di una mobilità urbana sostenibile.

Conclusioni

Nel prossimo bilancio ci saranno inevitabilmente forti incrementi di costi legati principalmente alle assunzioni necessarie alle esigenze di servizio pretese per far fronte ai picchi di Expo 2015, e gli oneri connessi al mutuo contratto dall’Azienda con la Banca Europea per gli Investimenti per sostenere l’acquisto di nuovi treni. Un impegno contrattuale oneroso che implica, oltre alle rate di rimborso e agli oneri finanziari conseguenti, il rispetto di impegni ben precisi in ordine al mantenimento di taluni parametri, in primis margine e patrimonio netto, difficilmente sostenibili in caso di perdite di esercizio accompagnate da ulteriori prelievi di riserve da parte dell’azionista.

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